Domenica 8 ottobre 2023 – Giornata nazionale delle famiglie al museo (FAMU): Noi tutti siamo colore

loc famu 2023Come ogni anno, a inizio ottobre, torna la Giornata Nazionale F@mu- Famiglie al museo 2023, ovvero la manifestazione culturale dedita a promuovere e facilitare l’incontro tra le famiglie e i luoghi espositivi di cui è ricco il nostro Paese. La giornata è dedicata ai più piccoli, ma anche ai ragazzi dai 12 ai 16 anni, e ai loro genitori, rendendo i musei e tutti gli enti culturali aderenti sempre più “family friendly”. “APRITI MUSEO” è il tema di quest’anno e rappresenta un invito a continuare a sostenere e comunicare ai ragazzi i concetti di inclusività, accoglienza ed accettabilità, introducendo quest’anno anche il focus sull’accessibilità museale. Il testimonial d’eccezione per questa edizione è Greg Heffley, celebre protagonista della serie animata “Diario di una Schiappa”.

Come di consueto, anche quest’anno il Museo Archeologico del Chianti partecipa alla manifestazione con l’iniziativa “Noi tutti siamo colore”. Si tratta di un laboratorio di pittura guidato dall’artista belga Charles Szymkowicz, che ha curato e allestito la mostra omaggio all’artista francese Leo Ferré, aperta fino al 3 novembre nelle sale del Museo: L’éternité de la fureur. Mostra-omaggio a Léo Ferré 1916-1993 /2023.
Accolti dai dipinti dell’artista, i partecipanti verranno ispirati e guidati dall’arte di Szymkowicz per poi liberare la propria creatività, realizzando ognuno la propria opera d’arte. Approcciandosi al tema della FAMU 2023, l’arte è uno degli strumenti per eccellenza con cui l’individuo può esprimere liberamente quello che sente e sentirsi se stesso, senza pregiudizi o diversità, poiché nei colori tutti ci possiamo ritrovare. Ogni persona ha un proprio colore e tutti i colori sono necessari, così come siamo tutti diversi, ma pur sempre simili.

Durante l’attività i genitori e le famiglie potranno usufruire di una visita guidata presso le sale del Museo e della Rocca accompagnati dalle operatrici museali. La visita sarà un’occasione per esplorare il concetto di inclusività applicato alla società etrusca, non inteso nella sua concezione odierna, ma pur sempre votato all’apertura verso l’esterno e alle componenti “straniere” che venivano accettate e inglobate nella cultura locale.

La partecipazione è gratuita, gradita la prenotazione.