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Martedì 31 ottobre – Cerimonia di chiusura mostra “L’eternité de la fureur”

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LOC 31 ottobre fine mostra.pdfMartedì 31 ottobre alle ore 17, presso le sale della Rocca di Castellina, si tiene la cerimonia conclusiva della mostra-omaggio a Léo Ferré intitolata L’éternité de la fureur, per celebrare gli artisti Charles Szymkowicz e Hubert Grooteclaes. Inaugurata il 23 luglio scorso e prorogata al 5 novembre, la mostra ha riscosso successo e apprezzamento da più di 5000 visitatori che sono entrati al Museo dall’inizio dell’esposizione.

L’intera mostra ha rappresentato la narrazione a due voci dell’affascinante vita del maestro, monegasco di origini ma innamorato del Chianti, che proprio a Castellina scelse di trasferirsi nel 1971. Il suo pensiero e le sue opere hanno influenzato profondamente la produzione espressionista di Szymkowicz e le fotografie di Grooteclaes, che lo ritraggono in diverse copertine dei suoi album musicali. Il progetto espositivo si è avvalso della collaborazione tra Charles Szymkowicz, le figlie di Hubert Grooteclaes e la famiglia Ferré, quali ancora oggi unite da un solido rapporto di amicizia.

Il pomeriggio prevede l’intervento dell’artista Charles Szymkowicz, della famiglia Ferré e di Manuela Crescentini, vedova dello storico e critico d’arte Enrico Crispolti, curatore dei cataloghi delle mostre e convinto estimatore dell’opera del maestro Szymkowicz. Presente all’incontro anche Carlo Piperno, Priore della Contrada della Lupa che nella carriera del Palio dell’agosto 2018 si aggiudicò la vittoria e il drappellone dipinto da Charles Szymkowicz.
Nell’occasione saranno anche presentati e riconsegnati gli elaborati realizzati da bambini e adulti durante la decima edizione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, svoltasi lo scorso 8 ottobre negli ambienti della Rocca. L’iniziativa dal titolo Noi tutti siamo colore ha visto la partecipazione di bambini di tutte le età immersi nella pittura libera accompagnati dal maestro Szymkowicz.

Il pomeriggio si conclude con un brindisi con prodotti enogastronomici locali offerti dai Viticoltori di Castellina in Chianti.

Partecipazione libera.

 

Domenica 29 ottobre – Voci dall’Aldilà

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LOC Halloween 2023Alla fine di ottobre si rinnova l’appuntamento con una fantasmagorica iniziativa per bambini al Museo Archeologico del Chianti di Castellina in Chianti. Anche questo anno per Halloween l’occasione si fa ghiotta per i piccoli amanti del brivido e dell’avventura.

Domenica 29 ottobre alle ore 17.00 le luci si spengono e il museo si ammanta di oscurità e antiche presenze per Voci dall’aldilà, una caccia al tesoro al buio ideata per bambini a partire dai 7 anni di età. Nelle sale del museo archeologico e nella rocca medievale alla luce delle torce si snoda un percorso ad indizi fra i reperti etruschi esposti nelle vetrine. Gli oggetti antichi celano la risposta ad un antico mistero ma non sono affatto passivi. Quando interrogati, i reperti da muti testimoni diventano “parlanti” e talora – come evocate – possono addirittura apparire le anime degli antichi proprietari o alcune creature mitologiche che daranno ai piccoli investigatori preziosi indizi e tracce per capire dove cercare il tesoro.

Il gioco, la curiosità e l’incentivo del mistero e del “brivido”, avvicinano i partecipanti all’idea di reperto come custode di informazioni sul suo uso, sul luogo di provenienza, sulle persone che lo hanno prodotto e utilizzato. Gli oggetti perciò rappresentano tasselli di vite passate e possono “parlare” a chi sa osservarli e “interrogarli” riportando alla luce la storia antica dopo millenni di buio e oblio.

Dolcetti spettrali finali per gli intrepidi cacciatori “notturni”.

L’attività è gratuita. Gradita la prenotazione, max. 15 partecipanti.
Alle famiglie è richiesto di munire i bambini di una torcia.

In occasione dell’iniziativa in via eccezionale Museo e Rocca chiudono al pubblico alle ore 17.00 poiché a partire da quest’ora le sale saranno al buio in funzione dello svolgimento dell’attività.

 

Presentazioni libri : Giovedì 28 settembre – “In una terra incognita” e Venerdì 6 ottobre – “La triste rubrica”

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Giovedì 28 settembre alle ore 17:45 all’interno dei locali della Rocca medievale, ha luogo la conferenza teatralizzata dell’opera “In una terra incognita. Soldati senesi e chiantigiani in Libia (1911-1912)” con l’autore Gabriele Maccianti.

Durante la serata viene presentato il nuovo libro del professore Maccianti con delle letture teatralizzate, accompagnate da brani musicali ed immagini provenienti da archivi privati.

L’evento si svolge in collaborazione con l’Accademia Senese degli Intronati, la Compagnia Teatrale La Sveglia e il Coro Cantin’otto.

Venerdì 6 ottobre alle ore 17.30 all’interno dei locali della Rocca medievale, viene presentato il libro “La Triste Rubrica” con gli autori Gabriele Cortonesi e Friederike Strunz.

Grazie a circa dieci anni di ricerche, il testo ridà memoria a oltre 1.300 persone che furono deportate nei lager nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Partendo dalle informazioni archivistiche, viene ampliata la storia personale degli internati di Siena e Provincia, civili e militari, rivelando le difficoltà vissute.

L’evento si svolge in collaborazione con il professore Massimo Bianchi e il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena.

 

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Venerdì 26 maggio – Inaugurazione del nuovo MACH

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MACH_poster_2023_finaleVenerdì 26 maggio alle ore 17,30 s’inaugura il nuovo percorso espositivo del Museo Archeologico del Chianti realizzato grazie al contributo finanziario dell’Unione Europea (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali).

La collaborazione tra il Comune e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo ha portato a ripensare il percorso espositivo alla luce di una più razionale e godibile organizzazione degli spazi. La realizzazione di nuove teche e il totale rinnovamento dell’apparato grafico e didascalico arricchiscono di contenuti il museo, migliorandone notevolmente l’accessibilità, facilitando la comprensione, l’orientamento e la fruizione complessiva dell’offerta culturale, grazie anche a un’illuminazione potenziata nell’ottica del risparmio energetico.

Il percorso espositivo culmina con la sala del carro di Montecalvario, ora inserito in un plastico fondale che ripropone i volumi del tumulo etrusco comunicando la percezione della sua collocazione originaria. Questo straordinario manufatto del VII-VI secolo a.C., ora valorizzato dal contesto e dall’illuminazione, è più protetto, più leggibile e offre un’esperienza di visita più immersiva.

Anche la veste grafica del Museo si rinnova totalmente all’insegna di pulizia ed essenzialità, con una visione dell’archeologia più contemporanea.

 

Domenica 30 ottobre 2022 – Spavento all’etrusca

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LOC Spavento all'etrusca 2022_smallNel pomeriggio di domenica 30 ottobre, nella Sala del Capitano della Rocca medievale, prende vita alle ore 16,00 un laboratorio per conoscere da vicino le curiose – e naturalmente – spaventose figure che animavano l’idea etrusca di vita dopo la morte. Ciascun partecipante impara a conoscere e ri-conoscere le fattezze e la possibile funzione dei differenti personaggi che popolano il regno degli Inferi etrusco e con un’attività di bricolage realizza una maschera che identifica il personaggio preferito. In seguito, si svolge un gioco a tema in cui tutti i partecipanti si trovano catapultati negli intricati meandri del labirinto dell’Oltretomba etrusco e sono chiamati ad uscirne il più presto possibile fra prove e pericoli.

Le fonti scritte ci hanno consegnato l’idea di un popolo nel complesso solare, amante del ben vivere fra banchetti, oggetti di lusso e raffinati costumi all’orientale, ma esiste anche un’altra faccia etrusca, altrettanto affascinante ma cupa. Le raffigurazioni in alcune tombe etrusche hanno infatti tramandato una parte del ricco immaginario della vita dopo la morte. Una dimensione popolata da dèmoni alati dai tratti ferini e terrificanti come Tuchulcha, animali fantastici e custodi dall’aspetto incolto e deforme come Charun ma anche divinità dell’Aldilà come Aita e Persipnei corrispondenti etruschi dei greci Ade e Persefone. Accanto alle figure che annunciano una realtà oltre la morte spaventosa e buia, ci sono anche presenze alate d’aspetto gradevole come Vanth, dea infera che assiste al trapasso e più spesso, come Charun (il Caronte traghettatore greco), accompagna le anime nel loro viaggio verso l’ultimo approdo, munita di fiaccola per guidare, rotolo scritto, talora spada, serpenti e chiavi della porta dell’Ade.

Se da un lato non conosciamo il nucleo di storie da cui originano le pitture pervenute, dall’altra ci piace pensare che i personaggi che figurano nelle tombe non siano che incarnazioni delle paure umane, il cui scopo è, tramite lo spavento e le punizioni, ripulire le anime dei defunti e dare loro una possibilità di riscatto. È il caso di dire che in fondo non tutto il mal vien per nuocere, anzi, esorcizzare la paura sfidandola ci rende migliori!

Al termine dell’iniziativa, piccoli dolciumi per gli impavidi partecipanti.

La partecipazione è gratuita. Gradita la prenotazione.